EASYSHOT Contro l'imbarazzo dei farmaci

EASYSHOT

Contro l'imbarazzo

dei farmaci

In team con altri cinque studenti ho sviluppato questo progetto a partire da un’analisi su coloro che assumono farmaci regolarmente.


Approfondite alcune tematiche relative, abbiamo scelto di orientarci sul caso di una teenager abituata ad assumere Xanax

per fronteggiare gli attacchi di panico a cui è soggetta.

In team con altri cinque studenti ho sviluppato questo progetto a partire da un’analisi

su coloro che assumono farmaci regolarmente.


Approfondite alcune tematiche relative,

abbiamo scelto di orientarci sul caso di una teenager abituata ad assumere Xanax

per fronteggiare gli attacchi di panico a cui è soggetta.

In team con altri cinque studenti

ho sviluppato questo progetto

a partire da un’analisi su coloro

che assumono farmaci regolarmente.


Approfondite alcune tematiche relative,

abbiamo scelto di orientarci sul caso

di una teenager abituata ad assumere Xanax

per fronteggiare gli attacchi di panico

a cui è soggetta.

Cos’è: Strumento che facilita l'assunzione di farmaci in compresse


Output: Impaginato, render


Corso: Laboratorio di Metaprogetto


Docenti: Francesca Lavizzari, Pietro Milani, Valeria Penati


Software Utilizzati: Rhinoceros, Photoshop, Illustrator


Data: Ottobre 2020 - Gennaio 2021

Le evidenze emerse da questo caso studio riguardano in prima istanza una questione di imbarazzo,

conseguente al bisogno di assumere un farmaco sinonimo di “disagio”, proprio nel momento in cui lo si prova:

un circolo vizioso dove l’ansia del malessere crea l'ulteriore ansia dell'imbarazzo legato all'assunzione del farmaco, magari davanti ad altri.


Abbiamo quindi voluto creare un oggetto che evitasse tale imbarazzo per mezzo di un contenitore sobrio e anonimo,

che non fa vedere il farmaco, ma che ne permette l'assunzione in modo del tutto discreto.


Al momento dell’assunzione, infatti, basta imboccare il beccuccio e premere uno dei due tasti:

questo aprirà il blister e farà scorrere la compressa direttamente in bocca.

Le evidenze emerse da questo caso studio riguardano in prima istanza una questione di imbarazzo,

conseguente al bisogno di assumere un farmaco sinonimo di “disagio”,

proprio nel momento in cui lo si prova:

un circolo vizioso dove l’ansia del malessere

crea l'ulteriore ansia dell'imbarazzo legato all'assunzione del farmaco, magari davanti ad altri.


Abbiamo quindi voluto creare un oggetto che evitasse tale imbarazzo

per mezzo di un contenitore sobrio e anonimo,

che non fa vedere il farmaco, ma che ne permette l'assunzione in modo del tutto discreto.


Al momento dell’assunzione, infatti, basta imboccare il beccuccio e premere uno dei due tasti:

questo aprirà il blister e farà scorrere la compressa direttamente in bocca.

Le evidenze emerse da questo caso studio riguardano in prima istanza una questione

di imbarazzo,

conseguente al bisogno di assumere

un farmaco sinonimo di “disagio”,

proprio nel momento in cui lo si prova:

un circolo vizioso dove l’ansia del malessere

crea l'ulteriore ansia

dell'imbarazzo legato all'assunzione

del farmaco, magari davanti ad altri.


Abbiamo quindi voluto creare un oggetto che evitasse tale imbarazzo

per mezzo di un contenitore sobrio e anonimo,

che non fa vedere il farmaco,

ma che ne permette l'assunzione

in modo del tutto discreto.


Al momento dell’assunzione, infatti,

basta imboccare il beccuccio

e premere uno dei due tasti:

questo aprirà il blister e farà scorrere

la compressa direttamente in bocca.